domenica 26 gennaio 2014

Tormenta Nera di Yoshihiro Tatsumi




La storia editoriale italiana di Yoshihiro Tatsumi è piuttosto insolita: uscito molti anni fa per Coconino con il volume di racconti brevi intitolato Lampi, in seguito è stato completamente dimenticato fino al 2012, quando a sorpresa Bao Publishing pubblica Una vita tra i margini, volume autobiografico ed opera "summa" dell'autore. 
In questo imponente e interessante volume, vero e proprio resoconto di un' epoca (e importantissima testimonianza sulla nascita del genere gekiga [1]) veniamo a conoscere la dimensione umana dell'autore: la sua infanzia, la nascita della sua passione, i conflitti con il fratello, il suo esordio nel mondo dei manga in giovanissima età e i meccanismi dell'editoria del periodo del dopoguerra.
A fine volume si esce un po' storditi, ma inebriati da tutte queste informazioni, anche se alla fine - almeno nel mio caso- una domanda sorge spontanea: E' possibile comprendere un autore di questo calibro senza aver letto nemmeno una sua opera (oppure dopo aver letto un solo volume)?
La risposta è No. E' un po' come leggere la biografia di un regista senza aver mai visto un suo film. Ma non temete! La Bao ha promesso di ovviare a questo problema pubblicando un volume di Tatsumi all'anno, e la prima opera ad arrivare sul suolo italico è nientemeno che Tormenta Nera (Kuroi Fubuki), volume uscito nel 1956 e disegnato dall'autore (in soli venti giorni!) alla tenera età di 21 anni.
La storia è semplice: un giovane pianista è sospettato di omicidio, e durante il trasporto verso il carcere il treno su cui viaggia deraglia in seguito ad una frana. Miracolosamente sopravvive all'incidente, ma c'è un piccolo imprevisto: il protagonista è ammanettato ad un altro pregiudicato, che sembra del tutto intenzionato a fuggire, approfittando dell'incidente. Il pianista sarà costretto a seguirlo suo malgrado.

Tormenta Nera è un' opera figlia del suo tempo, e per certi versi può sembrare immatura e prevedibile, soprattutto agli occhi di uno smaliziato lettore del 2014. Ma allo stesso tempo, a guardare attentamente, si può notare come faccia in realtà da "spartiacque" fra i manga di quel periodo (ancora ancorati a stilemi considerati sacri e immodificabili) e i seinen moderni: il taglio cinematografico delle tavole, le linee cinetiche, le prospettive esasperate e l'atmosfera crepuscolare creata con il sapiente utilizzo delle ombre sono una totale novità (o quasi) per il periodo, tanto da far esclamare al fratello dell'autore (grande classicista) "Ma questo non è un manga! Sembra più un film!". E per certi versi aveva proprio ragione .
La genesi di quest'opera è raccontata in modo sublime in Una vita tra i margini , quindi non voglio rovinarvi la lettura, e anzi, vi invito a leggere il volume.

Io dico solamente che questo Tormenta Nera mi è piaciuto molto. Presenta numerose ingenuità, soprattutto nei disegni (ancora ben lontani dall'essere realistici), ma la tensione è sempre alta, e degna dei migliori libri hard-boiled e dei film noir di quel periodo (ispirazione primaria dell'autore). Alcuni dettagli, poi, li ho adorati: la mia scena preferita è a inizio volume, quando il protagonista vede l'ispettore venuto ad arrestarlo riflesso sulla lucida vernice nera del pianoforte che sta suonando. Per non parlare di tutta la scena dell'inseguimento in una città deserta e martoriata dalla bufera di neve (che soffia dall'inizio alla fine del manga).

L'edizione della Bao -per loro stessa ammissione- è il più possibile fedele a quella giapponese: nessun adattamento grafico, carta pregevole, stampa con diversi colori di inchiostro. La copertina -bellissima- è quella originale ed il titolo ha un aspetto squisitamente retrò e stropicciato. A fine volume c'è un interessante intervista all'autore. 

E' un' opera che consiglio a tutti? No. Se non amate i classici e le opere datate, e non vi interessa vedere la nascita e l'evoluzione del genere gekiga, probabilmente non fa per voi. Ma liquidarlo come "vecchiume" (termine odioso che ho sentito spesso usare in fumetteria) senza avergli dedicato un minimo di attenzione o una sfogliata sarebbe un peccato mortale. Alle persone che hanno letto Una vita tra i margini mi sembra inutile consigliarlo: lo prenderanno sicuramente! Non si può tralasciare un' opera del genere dopo aver letto di tutti gli sforzi e le speranze dietro la sua nascita!

Come ultima cosa, vi linko la preview al volume, così vi fate un idea dello stile.  

lunedì 20 gennaio 2014

Il nettare degli Dei - Parliamo un po' di Tè.



Se non si fosse ancora capito dall' header del blog e dall'avatar, io sono un grandissimo consumatore di tè. Non lo prendo alle cinque del pomeriggio come le vecchie signore inglesi, ma quasi sempre dopo cena , e quando -per un motivo o per un altro- salto questo appuntamento, mi sento sempre un po' in colpa.
Ora, a me mancano un po' i Follower Day, quindi ho deciso di scrivere questa specie di post per chiacchierare un po' con voi di questa bevanda.
Vi piace? Preferite il Caffè? Che tipo di Tè bevete? Con che frequenza? Usate altre tisane?

Per quanto riguarda il tè, io preferisco le miscele forti tipo l' English breakfast  a quelle aromatizzate come l' Earl Grey e i Lemon scented, che alla lunga mi nauseano un po'. Mi piace discretamente il tè verde semplice , mentre ho una vera e propria passione per il Chai indiano (anche se non sempre lo bevo con il  latte). In Marocco (tantissimi anni fa) ho bevuto uno spettacolare Touareg tea (tè alla menta), ma ahimè, quello in commercio in Italia mi ha sempre lasciato freddino (non c'è proprio paragone).

Un altra bevanda che mi fa impazzire letteralmente è il Tè di Hibiscus (o Karkadé), e devo ammettere che sia la Twinings che la Clipper hanno degli infusi molto interessanti e gradevoli.

Insomma, a voi la parola!

lunedì 13 gennaio 2014

Premio "My Cup of Tea" 2013



Solitamente, a inizio anno,  impazzano un po' ovunque classifiche di gradimento su cose viste/lette/giocate nel 2013. Io sono una di quelle persone che vanno letteralmente in crisi davanti al solo pensiero di fare una classifica su qualcosa, quindi ho deciso di creare questo piccolo meme/award per partecipare comunque a questa tradizione, anche se in modo leggermente differente.

Questo premio, che ho chiamato simpaticamente "My Cup of Tea" non gratifica necessariamente il fumetto più bello del 2013 (o degli ultimi mesi del 2012 se è una serie lunga). Ma piuttosto, premia l'opera che non ti aspettavi. Quella che più ti ha sorpreso, contro ogni aspettativa, e ti ha fatto esclamare "Beh, questo fumetto fa decisamente per me!"C'è solamente una piccola limitazione: deve essere un fumetto edito in lingua italiana.

Invito caldamente tutti i miei amici blogger a partecipare, assegnando i loro personali My Cup of Tea
Basta riportare a inizio post il bannerino con la tazzina, e citare l'opera  vincitrice con una breve introduzione!

EDIT: Ho deciso di togliere la limitazione del "deve essere un fumetto edito in lingua italiana".
Inoltre, se il vostro blog non è a tematica comics, potete comunque assegnare il premio ad un film, o ad un libro o a quello che volete! 

Per quanto mi riguarda, il premio My Cup of Tea 2013 lo vince "Il giorno prima dell'estate" di Motoi Yoshida



Un manga che è uscito in sordina, senza un briciolo di pubblicità, e che all'inizio ho preso quasi per caso, affascinato più che altro dagli splendidi disegni.

Adesso che ho letto i tre volumi usciti , posso dire tranquillamente che si tratta di un' opera davvero valida: il tema dell'artista alla ricerca di se stesso (il protagonista è un giovane pittore che sta per laurearsi all'accademia di belle arti) è stato affrontato molte volte nei manga (maestra indiscussa in questo senso è Kei Toume), ma la Motoi lo sviluppa talmente bene e in modo così realistico da far pensare che anche lei abbia seguito questo percorso di studi. 

Ma quello che mi ha colpito di più di questa storia è il tema della passione amorosa. Ebbene sì, il protagonista va incontro ad una vera e propria educazione sentimentale (e sessuale), grazie all'incontro con la splendida gallerista Akira, di qualche anno più grande di lui. Ma il loro rapporto non sarà facile -ne completamente paritario in termini di coinvolgimento- e fin dall'inizio c'è come una piccola ombra su di loro, che sembra allargarsi sempre di più. 

E' indubbiamente un' opera intrisa di erotismo , con scene talvolta esplicite ma mai volgari, anzi. Lo stile elegante dell'autrice viene addirittura sublimato in certe scene (lo dico perché alcune persone sono rimaste turbate da alcune tavole trovate on-line, ma vi assicuro che qui siamo lontanissimi dalla volgarità). 

Insomma, un seinen romantico e adulto, con personaggi inquieti e affascinanti. 

giovedì 9 gennaio 2014

Digitail


Vi siete persi Barba di Perle e il primo volume di Sorairo Flutter? Bramate Aleagio ma il vostro fumettaro testone non ve l'ha ancora trovato? Leggete Chii ma i manga con i gatti non vi bastano mai? A tutte queste domande c'è una sola risposta: Digitail.

Cos'è Digitail? Diciamo che è una piattaforma dove poter acquistare i fumetti/manga della renbooks in versione digitale , ma non solo! Ci sono anche delle vere e proprie "esclusive" come il manga Cat's Diary di Gaasan e Heartbeat Crash di Paolo Zeccardo. E ne arriveranno presto altri, di svariati generi! Siete contenti?

Ora, la frase che leggo in giro più spesso sulle edizioni digitali è: "Non compro manga/libri digitali. Se devo spendere voglio avere il volume da sfogliare e mettere in libreria. E poi ci sono le scanlation/ forum dove poterli scaricare gratis!"

Io non la penso così. Tanto per cominciare, non è che le edizioni digitali si fanno da sé : dietro c'è lo stesso lavoro, ed è giusto pagare chi lavora (e non mi stancherò mai di ripeterlo, a costo di risultare pedante! Sarò scemo, ma faccio spesso piccole donazioni anche ai gruppi di scanlation!).

 Anch'io, fino a qualche anno fa, avevo l'idea romantica che "Il libro/fumetto deve essere di carta o niente" , ma poi mi sono reso conto di una cosa: pagare molto meno per un manga/libro che mi incuriosisce ma di cui non sono convinto al 100% è un male? Non credo proprio, anzi! E quando una persona comincia ad avere seri problemi di spazio (come il sottoscritto) le edizioni digitali sono una vera e propria manna dal cielo! Ah ah XD.

Chiudo questa parentesi e torno a Digitail: io ho preso parecchie cosine! Per ora ho letto solamente Cat's Diary e l'ho trovato assolutamente delizioso! Il primo capitolo è piacevole, ma è dal secondo che me ne sono innamorato, ed aspetto con ansia i prossimi! Il primo capitolo costa 10 centesimi, ed il secondo 50! Non è che sia questa grande spesona, dai . Provatelo! (basta registrarsi e aspettare la mail di conferma). I vari capitoli sono in formato PDF, quindi leggibili su eBook reader, tablet e anche sul pc!

Se non avete letto Barba di Perle vi dico subito che l'edizione digitale ha un capitolo extra inedito, ed a breve arriveranno anche le versioni digitali dei fumetti del collettivo Manticora (di cui Flavia Biondi /Nathanielle fa parte) ! E se non l'avete ancora letto, vi consiglio caldamente Sorairo Flutter, che è un gioiellino!

Per finire vi chiedo: qual'è il vostro pensiero sulle edizioni digitali (fumetti e libri in generale)? Siete ancora scettici? Parliamone!


Uno dei tanti gattoni di Cat's Diary


venerdì 3 gennaio 2014

I manga che non leggeremo mai in Italia 22



Christie High Tension (Young Miss Holmes) di Kaoru Shintani

Informazioni: E' un seinen pubblicato sulla rivista Comic Flapper della casa editrice Media Factory. La serie è composta da 7 volumi, ed è stata pubblicata in America dalla casa editrice Seven Seas (che ha optato per tre volumoni , di cui l'ultimo con 560 pagine). In Giappone esiste un seguito delle avventure di Christie, intitolato Christie London Massive, dove la protagonista ha 16 anni ed ha appena debuttato in società.



Autore: Kaoru Shintani è un autore attivo da quasi quarant'anni. Ha iniziato la sua carriera come assistente di Leiji Matsumoto (costruiva i modellini che venivano utilizzati come base per i disegni) e il primo genere in cui si è cimentato è stato lo shoujo (ai tempi, quasi tutti gli shoujo manga erano disegnati da uomini, e lo stesso Leiji Matsumoto ne ha fatti molti). Conosciuto soprattutto per il manga d'aviazione Area 88, in seguito si è cimentato -con successo- in svariati generi, fra i quali lo sci-fi, la commedia erotica e il fantasy. Una delle sue opere più lunghe è Quo Vadis, storia a tinte fosche sui vampiri illustrata dalla moglie mangaka, Kayono Saeki.
Una piccola curiosità: il personaggio di Capitan Harlock Yattaran , per stessa ammissione di Matsumoto, è basato in tutto e per tutto su Shintani.


Trama:  La signorina Crystal "Christie" Margaret Hope è la figlia della sorella del noto investigatore Sherlock Holmes, e condivide con lo zio una mente svelta e acuta (decisamente precoce per la sua età: ha dieci anni!). I suoi genitori si sono trasferiti in India, quindi vive tutta sola nella magione di famiglia, affidata alle cure della governante Madam Connery, del maggiordomo Benson e delle cameriere Annemarie e Nora. 
Quale passatempo migliore , per sconfiggere la solitudine e la noia, del risolvere enigmi insieme allo zietto? (o meglio ancora, risolverli PRIMA dello zietto?). 

Quest'opera è composta da un totale di quattordici casi, di cui otto sono in larga parte basati  sui racconti  brevi del noto investigatore di Baker Street . Solo un caso è basato sui romanzi  (Il mastino dei Baskerville) , mentre l'ultimo è nientemeno che la celebre avventura del Ratto gigante di Sumatra, storia citata da Holmes ma mai raccontata perché "il mondo non è ancora preparato". Gli altri sono in tutto e per tutto originali, anche se pescano a piene mani nella mitologia sherlockiana. Una piccola curiosità: i casi presenti nei due volumi del seguito di questo manga, Christie London Massive, sono "L'avventura della vecchia donna russa" e "L'avventura delle stampelle di alluminio", due avventure citate da Holmes ma mai raccontate da Doyle. 



Commento di Yue: Nel complesso, i casi di questo manga sono abbastanza fedeli ai racconti di Doyle, anche se non mancano delle piccole modifiche, più o meno riuscite (vedi il crossover con la protagonista di Dance in the Vampire Bund, che ha fatto storcere il naso a molti) . 
E' vero: I personaggi creati appositamente da Shintani sono spesso sopra le righe (basti pensare alle formidabili cameriere Nora e Annemarie, esperte nell'utilizzo di armi... insolite!) ma a mio parere sono ottimamente inseriti nella trama e ben approfonditi. Inoltre, la ricostruzione storica è sempre coerente, e i dialoghi brillanti e piacevoli. 

Christie sembra la classica eroina che nell'immediato ispira antipatia, ma con il proseguire della storia entra ben presto nelle grazie del lettore. Lo Sherlock Holmes di Shintani è un po' meno infallibile dell'originale, ma vederlo alle prese con questa pestifera ragazzina è molto divertente, come è divertente il perenne sgomento del Dottor Watson difronte al genio di Christie. 

L'universo narrativo creato da Arthur Conan Doyle non viene in alcun modo tradito, (nemmeno nelle storie originali create da Shintani) e trovo che questo sia davvero il punto forte di quest'opera.
Magari i puristi di Sherlock Holmes avranno da ridire, o troveranno quest'opera noiosa e poco interessante -se non fastidiosa- ma personalmente, questo Christie High Tension mi ha fatto trascorrere dei piacevoli momenti. E poi lo stile dell'autore mi piace moltissimo: pur avendo quella dinamicità e ricchezza di particolari tipica degli stili moderni, ha allo stesso tempo un tocco "retrò", da shoujo manga d'annata che me lo rende ancora più caro. 

Per me è promosso!

Sopra Christie abbiamo la cameriera Nora (a sinistra), la tutrice Miss Dunbar (al centro) e la capocameriera Annemarie (a destra). 



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