mercoledì 28 giugno 2017

Intermission 38 - Meanwhile



No, tranquilli, questo blog non verrà aggiornato fra 25 anni. Ma mi ritrovo a postare sempre meno spesso, quindi , anche stavolta si tratta di un intermission di robe a caso. E credetemi, questa cosa mi crea un fortissimo complesso di inferiorità, soprattutto se guardo a tutti i bei post dei miei amici blogger usciti a Giugno. Non so, ma mai come in questi giorni ho pensato di farla finita una volta per tutte, con Say Adieu. Credo proprio che non sarebbe una gran perdita.

*si toglie la tiara da Drama Queen*

Bene, stavolta cominciamo dalle serie tv: Sense8 è stato cancellato.
Noi fan, abbiamo ammorbato l'internet per settimane, ma nonostante le raccolte di firme, i #renewsense8 e i piagnistei vari praticamente ovunque, è ufficiale: non ci sarà una terza stagione, ne un episodio speciale per chiudere le varie storie.
La delusione è immensa, lo ammetto, soprattutto considerando l'ambizione degli autori e gli enormi costi di produzione. Ma sapete che vi dico? Questo "sentore di morte" l'ho avuto fin dall'inizio della seconda stagione: il cambio di registro è palese , ed è impossibile non notare un' accelerata nelle varie storyline. con tanta carne al fuoco . Secondo me questo cambiamento è stato imposto dall'alto, proprio in virtù del successo , a quanto pare sotto le aspettative, della prima stagione. Ma insomma, al di là di tutti questi discorsi resta solamente una grande amarezza. Mi hanno segato la mia serie guilty pleasure preferita...Come farò, adesso? EDIT :E' stato annunciato uno speciale di due ore, che concluderà la serie!



Per una serie che finisce, una che comincia: American Gods. Non ho mai amato particolarmente il Neil Gaiman scrittore, quindi mi sono avvicinato a questa serie (tratta appunto dal suo romanzo più famoso) attirato più che altro dall'affetto che provo per Bryan Fuller, visionario showrunner di serie da me amatissime come Hannibal e Pushing Daisies. Gli otto episodi sono letteralmente volati, e questa storia di divinità vecchie e nuove mi è piaciuta molto: Il tocco geniale di Bryan è onnipresente, e non mancano le scene fottutamente memorabili (molte delle quali hanno per protagonista una straordinaria Gillian Anderson). Certo, otto episodi sono veramente pochi, ed il finale di stagione non è così esplosivo come uno si aspetterebbe. Ma almeno hanno già confermato la seconda stagione, e speriamo di non dover attendere troppo. Ah, dimenticavo, adoro la opening!




Ladies and Gentlemen, ma la terza stagione di Twin Peaks? Prima di dire qualsiasi cosa, una dovuta premessa: amo questa serie, ma con grande serenità. Non sono di quelli che sanno tutti gli episodi a memoria e fanno le tre di notte leggendo le fan theories su ogni minimo dettaglio, no. E anzi, ho recuperato la serie piuttosto tardi, dopo aver visto ed amato praticamente tutti i film di David Lynch. Quindi il mio approccio alla terza stagione è più da Lynchiano che da Twinpeaksaro , ed episodi come l'ottavo...Lo dico? Mi fanno impazzire! ❤
Alle persone che stanno trovando deludente e assurda questa stagione mi verrebbe da chiedere "Ma avete seguito David Lynch in questi 27 anni? Davvero vi aspettavate qualcosa di stilisticamente simile alle prime due? E' come chiedere ad un disegnatore nel pieno della sua maturità artistica di tornare a disegnare come ai suoi esordi. E' assurdo!
Voi lo state seguendo? Cosa ne pensate?



Bene, è tutto per quanto riguarda le serie tv. Passiamo ad un paio di commenti brevi su alcune recenti letture: Avete preso il primo volume di Come dopo la pioggia? A me è piaciuto un sacco. Ha quell'eleganza delle vecchie commedie romantiche, ed i protagonisti sono molto interessanti e insoliti: per una volta, non abbiamo una studentessa timida e disagiata, ma una splendida atleta, che si dichiara praticamente subito! Ed anche il protagonista maschile (il mite e gentile direttore di un family restaurant) suscita immediatamente curiosità e simpatia.
Sono proprio curioso di scoprire quali binari seguirà la storia (ci sarà davvero la svolta romantica fra due persone così diverse e lontane per età?), e so già che la bimestralità mi ucciderà lentamente.

Ho letto anche "Un anno senza te", di Giopota e Luca Vanzella, e pure questo mi è piaciuto da morire . La storia, in realtà, è piuttosto semplice (rientra a pieno nel genere "delicato coming of age sentimentale"), ma è la sua esecuzione sia narrativa che stilistica ad avermi colpito, per la sua originalità e intensità: come dice il proverbio (?) non è importante il "cosa" si racconta, ma il "come".
Personaggi adorabili, una Bologna reale e immaginaria al tempo stesso e un sottofondo di realismo magico , fra episodi con soffici coniglietti che cadono dal cielo e altri che sembrano diretti da Jean-Pierre Jeunet. Insomma, un volume in tutto e per tutto sorprendente.
Se volete approfondire, vi consiglio vivamente la recensione di Orlando su Fumetti di Carta .

Anche per stavolta è tutto. Alla prossima! (forse).


  
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